CONFLITTO RUSSIA – UCRAINA: LA PACE TRIONFERA’!

Siamo tutti preoccupati della degenerata situazione tra Russia ed Ucraina che ha visto
fallire le porte diplomatiche per una soluzione condivisa nell’interesse reciproco.
La Comunità internazionale deplora l’azione messa in atto dal Presidente Russo Vladimir
Vladimirovič Putin che ha posto in essere una azione militare nei confronti della Ucraina
con la spiegazione ufficiale della “protezione” degli ucraini filo russi – due zone
dell’Ucraina filo russe si sono infatti autoproclamate republiche indipendenti di Donetsk
e Lugansk – e la smilitarizzazione del Paese. Sembra, dunque, che la origine apparente sia
questa ma, crediamo che le ragioni vere sono risalenti nel tempo.
Quando ci si trova di fronte a situazioni di incomprensione e di scarsa o inesistente
comunicabilità, (per interferenze esterne e/o interessi di parte?) è difficile dire chi ha
ragione e chi ha torto, invero quando si litiga, in generale, la verità non sta mai solo da
una parte. Pur concedendo ciò, al Presidente Putin, resta fermo il fatto che l’azione di
forza non giova mai e non è minimamente giustificabile.
Una guerra, anche se la si vince vede sempre “sconfitti” sia chi vince che chi perde. Chi
vince perché non è stato capace di affermare le proprie ragioni secondo diritto e nel
rispetto anche delle esigenze altrui, chi perde perché ha perso ed al contempo non ha
saputo esperire soluzioni che avrebbero potuto evitare la confliggenza con il suo
antagonista. Tralaltro la cosa che lascia l’amaro, tenuto conto che vi sono comuni, basi
cristiano-ortodosse tra i due paesi, con analogo concetto di famiglia che, con la guerra si
dissolve, con padri e figli al fronte, mogli e madri nell’angoscia del ritorno, dunque si
fronteggiano popoli le cui famiglie in buona misura sono per metà russe e per metà
ucraine, è triste una guerra tra fratelli e consaguinei e proprio questo avrebbe dovuto far
riflettere e porre al primo posto il dialogo attraverso rapporti diplomatici intelligenti, tra
le parti.
Purtroppo assistiamo a copioni tristemente noti, riguardo ai conflitti ed alle loro cause
complessive, dove, però, in trincea si trovano sempre gli altri.
La situazione internazionale è piuttosto sfilacciata, gli organismi che dovrebbero
presidiare ed incidere per le soluzioni socio-politiche ed umanitarie, non sono in grado
di farlo, non godendo della necessaria indipendenza e terzietà.
Lo scenario mondiale vede non poche realtà a fronteggiarsi senza un motivo nobile ed
alto, di fraternità, condivisione e di solidarietà.
Queste non sono solo parole che, possono apparire retoriche ma, la ricerca con la effettiva
volontà di perseguire il bene di tutti, è l’unica risposta alla garanzia di Pace e di Salute tra
i Popoli.
Invece, larghi strati di popolazioni sono lasciate al loro destino: nella povertà, nella
indigenza e, se pensiamo ai bambini nel mondo che muoiono per stenti e fame, chi pensa
a moltiplicare i propri già cospicui capitali (si pensi all’attuale “pandemia”), dovrebbe
farsi qualche domanda, sempre che abbiano – costoro – una coscienza per poterlo fare.
E’ semplicistico additare gli altri con l’appellativo di “tirannide”, quando, poi, si cela la
propria egemonia, sotto mentite credenze democratiche.
E dunque, l’azione oggi alla ribalta, per l’attenzione internazionale della crisi Russia-
Ucraina, appare essere la punta dell’iceberg.
Tutti dovrebbero prendere coscienza di sé e, capire che, sostenere sic et simpliciter l’uno
rispetto all’altro, potrebbe implicare un prezzo altissimo da pagare, dove nessuno
sarebbe estraneo, direttamente od indirettamente.
L’unica azione che chiediamo al Presidente Putin è quella è di partecipare a porre in atto
una Pace Durevole, in quanto sappiamo che per affrontare le emergenze epocali non basta
“far tacere le armi”, assieme a queste si devono frenare anche le anomalie occulte che
generano il vero male nel mondo.
Infine, l’Europa, sarà vera solo quando anche la Russia ne farà parte ed il destino del
mondo avrà un mutamento felice e di equilibrio solido tra occidente ed oriente, con una
Europa che capisca l’importanza del continente africano da salvaguardare e non da
sfruttare, come oggi avviene.
Da ultimo, si nutre la speranza che la Russia e gli USA, riescano a considerarsi Nazioni
Amiche, nell’ottica di “un mondo, un popolo”.
Ex nihilo nihil.

La Pace trionferà tra gli Uomini, ne siamo convinti.

Il Presidente/The President/El Presidente/Le Président
International Académie Diplomatique Pax Et Salus